Questa Mi Piace San Remo 2025 - Grazie, Ma No Grazie

Sanremo, una sorpresa inaspettata di Willy Peyote

Ieri sera ho deciso di guardare il Festival di Sanremo dopo tantissimi anni di assenza. Non sapevo bene cosa aspettarmi, ma sono rimasto davvero sorpreso dalla qualità delle performance, soprattutto quelle degli ospiti. E tra le canzoni che mi hanno colpito di più, c'è stata senza dubbio quella di Willy Peyote, "Grazie ma no grazie".

Un riff di chitarra irresistibile

La prima cosa che mi ha catturato è stato il riff di chitarra: un groove intrigante, con delle scelte armoniche davvero interessanti. Appena l'ho sentito, ho subito pensato: "Aspetta un attimo, qui dentro c’è qualcosa di speciale!".

Infatti, il pezzo ha un sound che richiama atmosfere jazz, con un tocco di dance e soul alla Incognito o Dirotta su Cuba. C’è quella fusione tra groove funky e armonie raffinate che rende tutto molto più sofisticato rispetto a tante altre proposte musicali.

Analisi armonica: un raffinato II-V-I

Entrando un po’ nel dettaglio, la progressione armonica del brano è decisamente jazzata. Nel verso troviamo un Em9 che si muove attraverso una sostituzione di tritono fino a Eb9, per poi risolvere su Dmaj9 e infine su un B7(#5). Questa scelta crea un’atmosfera sofisticata e dinamica, molto lontana dalle solite progressioni pop prevedibili.

Il basso, dal canto suo, sostiene il tutto con un groove incessante, dando continuità e movimento al pezzo. Anche la sezione fiati è magistrale: gli arrangiamenti sono precisi e ben costruiti, ricordando le produzioni degli Incognito con i loro fiati sempre perfettamente in sincronia con gli archi.

Testo e struttura: una narrazione musicale complessa

Dal punto di vista testuale, Willy Peyote non delude. La canzone affronta temi di attualità con il suo tipico sarcasmo e una scrittura ricca di spunti interessanti. Ma quello che mi ha colpito di più è la struttura musicale: a differenza di molte canzoni contemporanee che si basano su loop ripetitivi, qui troviamo sezioni ben distinte. Ci sono intro, strofe, interludi, bridge, cori, e ognuno di questi momenti ci sono mood diversi, mantenendo alta l’attenzione dell’ascoltatore.

Un’aria fresca nel panorama musicale

Dopo aver ascoltato diversi brani della serata, devo dire che questa canzone è stata una vera boccata d’aria fresca. Un mix di sonorità raffinate e groove coinvolgente, un arrangiamento curato e una scrittura brillante. Insomma, una di quelle canzoni che non solo ascolti con piacere, ma che ti fanno venire voglia di prender su la chitarra e studiarne gli accordi.

Bravo Willy Peyote, e buona fortuna! Sicuramente un brano che continuerò ad ascoltare con grande piacere.